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Spese non documentate, taglio drastico delle detrazioni PDF Stampa E-mail
Normativa
2015
07
Luglio

Al via le agevolazioni 2015 per l'autotrasporto. Caos per la deduzione delle spese non documentate, tagliate di due terzi rispetto al 2014.

soldi moneteIn questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha comunicato il via alle seguenti agevolazioni 2015 alle imprese di autotrasporto:

- il rimborso dei contributi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) versati sui premi RCA, cui lo Stato ha destinato complessivamente 20 milioni di euro;

- il recupero fiscale delle spese non documentate, per il quale quest’anno sono stanziati  60 milioni di euro.

È dunque confermato per il 2015 il recupero dei contributi al SSN versati nel 2014 sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione degli automezzi adibiti al trasporto merci di massa complessiva a pieno carico di almeno 11,5 tonnellate.

Le imprese di autotrasporto merci, conto terzi e conto proprio, possono riscattare i contributi al SSN fino ad un massimo di 300 euro per veicolo a motore. Come? Tramite compensazione in F24, utilizzando il codice tributo 6793.

È anche confermata la deduzione forfetaria giornaliera per le spese di trasporto non documentate, ma su questo punto i malumori della categoria stanno crescendo giorno dopo giorno. Il motivo? Dalla nota dell’Agenzia delle Entrate si apprende che la deduzione delle spese non documentate, per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore nel periodo d’imposta 2014, ha subìto un taglio drastico rispetto allo scorso anno. Queste le quote di risparmio fiscale:

  • 6,3 euro per i trasporti effettuati dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’azienda;
  • 18 euro per i trasporti interni alla Regione in cui ha sede l’impresa e alle Regioni confinanti;
  • 30 euro per i trasporti effettuati oltre le Regioni confinanti.

I numeri dello scorso anno erano ben maggiori: 19,6 euro di deduzione giornaliera per trasporti interni all’area comunale di residenza, 56 euro all’interno della Regione di residenza e in quelle confinanti, 92 euro in caso di trasporti fuori dalle Regioni confinanti.

Da qui le proteste dei trasportatori italiani, già costretti a convivere con i costi di esercizio per chilometro e il prezzo del gasolio più alti d’Europa e con la sempre più minacciosa avanzata della concorrenza estera dall’Europa dell’Est.

Potete leggere e scaricare QUI il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata 

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