Chi dorme non piglia…patenti |
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Normativa |
2016 02 Marzo |
Con le nuove norme anche il rischio sonnolenza è oggetto di controlli approfonditi per il rilascio/rinnovo della patente.
Tra queste anche il rischio sonnolenza, in particolare se causato dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), è oggetto di controlli specifici. L'accertamento e la quantificazione della condizione di "eccessiva sonnolenza diurna" presenta diversi problemi metodologici, dovuti alla pluralità delle manifestazioni. La sonnolenza, infatti, non determina solo il classico "colpo di sonno", ma anche una riduzione della capacità di mantenere la concentrazione, di valutare il rischio e il tempo di reazione al pericolo e una maggiore propensione alla disattenzione. Tutte condizioni che rappresentano - sotto il profilo della sicurezza della circolazione - un importante fattore di rischio di incidente o di infortunio. Nei soggetti affetti da OSAS, i ricorrenti episodi di ostruzione completa (apnea) o parziale (ipopnea) delle prime vie aeree faringee causano russamento, frammentazione del sonno (con frequenti risvegli notturni di breve durata spesso non percepiti), riduzioni fasiche dei valori di saturazione di ossigeno, fluttuazioni della frequenza cardiaca e aumenti della pressione arteriosa sistemica e polmonare. L'OSAS si associa frequentemente ad altre patologie come obesità, diabete tipo 2, ipertensione arteriosa farmaco-resistente (richiedente l'associazione di più farmaci), patologie cerebrovascolari, deficit della memoria e dell'attenzione, cardiopatie, broncopneumopatie, influenzandone l'evoluzione e la prognosi. Gli indirizzi medico-legali da osservare per l'accertamento dell'idoneità alla guida nei soggetti nei quali è nota o sospetta la presenza di questi disturbi sono presenti nel Decreto Dirigenziale n. 41, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine febbraio. Come si svolgono in concreto queste procedure? In occasione del rilascio o del rinnovo della patente di guida, il medico considera "soggetti con sospetta OSAS" i pazienti nei quali siano presenti:
Sulla base dell’esito dei controlli, verranno individuate tre categorie:
La CML, quando chiamata in causa, procede direttamente all'esecuzione di un test finalizzato a valutare la riduzione del livello di vigilanza dovuto a condizioni di sonnolenza diurna. Per maggiori dettagli è possibile consultare il testo del Decreto Dirigenziale. © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata
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