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400 miliardi per le imprese italiane PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2020
07
Aprile

Con il decreto approvato ieri, lunedì 6 aprile 2020, il Governo stanzia 400 miliardi di euro per le imprese, piccole, medie e grandi: 200 miliardi per il mercato interno e 200 per potenziare l'export.

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Il Presidente del Consiglio definisce lo stanziamento "una potenza di fuoco" che, sommata ai 350 miliardi del #CuraItalia, raggiunge la cifra di 750 miliardi.

Per rispondere all'esigenza di liquidità delle imprese italiane, il Governo ha previsto che l'accesso al credito avverrà attraverso i normali canali finanziari, tramite la garanzia dello Stato. Le imprese saranno però vincolate all'obbligo di non licenziare e di non trasferire la produzione all'estero.

Le garanzie dello Stato variano a seconda della dimensione aziendale: al 90% per le grandi imprese e al 100% per gli autonomi e le piccole imprese, per i quali sono previsti crediti immediati fino a 25 mila euro.

Inoltre, sono rinviate le scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi e viene potenziato il Fondo Centrale di Garanzia per i prestiti alle Pmi.

Infine, verranno tutelate le aziende che ricoprono un ruolo di interesse per il Paese, evitando che queste vengano acquisite sotto costo, anche in parte, sul mercato azionario.

Il riconoscimento agli autotrasportatori

Sempre nella giornata di ieri, Mauro Coltorti, Senatore e Presidente della commissione lavori pubblici e comunicazioni, ha scritto su Facebook: "In questi giorni medici e operatori della sanità stanno facendo dei miracoli per fronteggiare la crisi epidemiologica. Ci sono però altre categorie di lavoratori che stanno vivendo situazioni surreali ed a cui deve andare la nostra attenzione ed il nostro ringraziamento. Infatti, la situazione degli autotrasportatori si fa ogni giorno più drammatica. L’intera categoria sta affrontando problemi e criticità inimmaginabili prima dell’emergenza COVID19. È difficile trovare negozi per i pezzi di ricambio dei mezzi, nelle soste in autostrada trovano pochi punti di ristoro aperti e, quelli che lo sono, vendono a prezzi elevati anche un semplice panino. Sono costretti a mangiare in piedi fuori dagli autogrill e non riescono a trovare luoghi dove lavarsi. Molti di loro viaggiano per consegnare beni di prima necessità, per riempire i nostri supermercati, o rifornire le farmacie. Eppure, non riescono a trovare i presidi di base per proteggere se stessi, la loro famiglia o coloro che riforniscono. Non tutti, infatti, dispongono di mascherine o guanti e per procurarseli devono entrare in città dove i loro mezzi in genere non possono entrare. Il settore dell’autotrasporto, così duramente colpito dall’emergenza, deve essere tutelato in ogni modo, per questo stiamo lavorando per fornire quanto prima tutte le condizioni di sicurezza delle quali hanno bisogno. Loro non vogliono essere chiamati eroi, vogliono solo essere messi in condizioni di lavorare in sicurezza per sé e per gli altri. Mi sono attivato presso il MIT per trovare soluzioni a breve e lungo termine".

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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