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Riforma Albo e fondi autotrasporto 2014, cosa ne pensano Deputati e Senatori? PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2013
04
Dicembre

Il Disegno di Legge di Stabilità 2014, che contiene provvedimenti normativi in tema di autotrasporto - fondi alle aziende 2014, recupero accise sul gasolio e riforma dell'Albo Autotrasportatori - ha iniziato il suo iter alla Camera, dopo essere passato al vaglio del Senato (ve ne avevamo parlato QUI).

Camera deputatiIn particolare, la IX Commissione Trasporti ha iniziato la discussione della Legge di Stabilità, già approvata dal Senato, in vista del voto finale in Aula previsto il 20 dicembre prossimo.

Noi di TN - TRASPORTONOTIZIE abbiamo chiesto ai Deputati della IX Commissione Trasporti, che sta vagliando il testo in questi giorni, e ai Senatori della 8a Commissione Lavori Pubblici, che ha approvato il testo così come emendato dal Governo, di esprimere un parere circa le proposte normative in materia di autotrasporto contenute nella Legge di Stabilità.

 

 

Pubblichiamo di seguito le risposte dateci dall'On. Ivan Catalano, dall'On. Sandro Biasotti e dal Sen. Marco Filippi.

 

On. IVAN CATALANO (Movimento 5 stelle), Vicepresidente della IX Commissione Trasporti:

1) Qual è la sua opinione e la posizione della forza politica che rappresenta sulla riforma che il Ministero dei Trasporti intende portare avanti?

È una buona proposta se serve a ridurre la frammentazione che si è creata negli anni con la tenuta da parte delle province degli iscritti all’albo degli autotrasportatori, in particolar modo sull’aggiornamento dei dati e sulla precisione degli stessi. Alla Camera abbiamo già presentato un emendamento in questa direzione durante la discussione del DL Pubblica Amministrazione, che però è stato dichiarato inammissibile.
La cosa importante è ottenere un beneficio, ovvero che i dati siano precisi e sopratutto che tale riforma sia a costo zero per la collettività.

2) Quali sono le principali novità che, a suo avviso, andrebbero introdotte nell'Albo?

Sulla composizione e sull’organizzazione non ho grandi preferenze. Per le competenze, invece, l’Albo dovrebbe avere una sorta di ufficio relazione con il pubblico, gestito dal Ministero dei Trasporti, dove poter segnalare ad esempio chi non rispetta i costi minimi per la sicurezza e poi si passerebbero i dati all’Agenzia delle Entrate, una volta fatti gli accertamenti del caso. Altrimenti accade che dal 2011 ad oggi nella black list ci sono solo due aziende.
Attraverso l’open data con i dati di altre amministrazioni pubbliche è necessario restituire tutta una serie di informazioni sull’azienda di trasporto iscritta, in modo che l’utente sia consapevole di chi sta interpellando. Si dovrebbe costruire, in collaborazione con gli altri Stati membri dell’Unione europea, una banca dati open dei “vettori europei” con gli stessi criteri di affidabilità e trasparenza, in modo da poter creare sinergie di rete e limitare il fenomeno del cabotaggio.

3) Come valuta il possibile trasferimento della gestione degli elenchi dell’Albo dalle Province agli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti?

Lo valuto positivamente se si andrà nella direzione dell’open data e dei riscontri incrociati tali da presentare le aziende meritevoli che operano professionalmente e nel rispetto della sicurezza degli altri utenti della strada, segnalando al tempo stesso coloro che invece non fanno la corretta manutenzione degli automezzi. Per esempio, in Italia abbiamo delle piccole e medie imprese che hanno creato la “carta d’identità dell’autoveicolo”; basterebbe che il MIT accedesse a questi dati per sapere se un veicolo è idoneo alla circolazione o meno.

4) Come giudica le considerazioni di alcune associazioni di categoria, che invocano l’abolizione in toto dell’Albo, in quanto inutile alla categoria?

Se l’Albo deve essere il luogo dove inserire politici “trombati” e amici degli amici, allora anche noi siamo per la completa abolizione.

5) Come giudica l’entità dei fondi pubblici destinati al settore per il 2014, al momento pari a 330 milioni di euro?

Ritengo che si debbano dare degli incentivi alle aziende virtuose che mettendosi in rete e cooperando insieme, anche a vettori ferroviari, riescano a fare sistema favorendo i punti richiesti al settore dal Libro Bianco CE sui Trasporti Ed. 2011.
Continuare a dare finanziamenti a pioggia che non vadano a risolvere in maniera sistemica i problemi del settore non serve a nulla. 

6) A Suo avviso quali sono i capitoli di spesa che dovranno essere maggiormente incentivati?

Favorire la creazione di reti d’imprese che agiscano a livello sistemico sul trasporto di merci su strada, favorire lo scambio modale per le merci con percorrenza superiore ai 300 km o alle 4 ore di guida, favorire le aziende che migliorano le performance degli automezzi evitando circolazione a vuoto o parzialmente carichi, favorire una seria formazione professionale. 

7) Qual è la Sua posizione circa il recupero delle accise sul carburante, per il quale la Legge di Stabilità, allo stato attuale, prevede di ridurre gli stanziamenti?

Dal momento che l’Unione europea è orientata, sempre nel Libro Bianco sui Trasporti, a creare delle logiche del tipo “chi utilizza paga e chi inquina paga”, bisognerebbe collegare il recupero delle accise favorendo i comportamenti virtuosi e penalizzando quelli che invece non lo sono.
Ad esempio, due aziende che si mettono d’accordo tra loro, facendo rete, per inviare un solo automezzo a carico pieno andata e ritorno potrebbero ricevere il massimo del beneficio; chi circola semi vuoto, no. Questo è buon senso!
Stiamo lavorando su questi fronti nel DDL stabilità.

 

On. SANDRO BIASOTTI (Forza Italia), componente della IX Commissione Trasporti:

1) Il Disegno di Legge di Stabilità approvato dal Senato autorizza la spesa di 330 milioni di euro per il 2014 per la realizzazione di interventi in favore delle aziende di autotrasporto (-17,5% rispetto al 2013). Qual è la Sua opinione al riguardo? Quali sono i capitoli di spesa che a Suo avviso dovrebbero essere maggiormente incentivati o rivisti?

Purtroppo era una misura che ci aspettavamo. C’è da augurarsi che in sede di analisi del provvedimento alla Camera i tagli vengano ridimensionati e questo è sicuramente un aspetto da affrontare in Commissione. E’, comunque, da segnalare il protocollo di intesa siglato dal Sottosegretario Giralda il quale si è impegnato nei confronti della categoria ad attivare una serie di interventi. Nei 19 punti si toccano tutti gli aspetti, dalla riforma dell’albo fino alla concorrenza sleale. Misure che sono richieste da tempo. L’accordo non ha convinto tutti, ed infatti il fermo è stato solo parzialmente scongiurato. L’obiettivo della Commissione deve essere quello di portare a casa tutti i 19 punti previsti nell’accordo e strappare qualcosa di più in favore del fondo. Probabilmente non segneremo su tutti gli aspetti ma il settore, ora più che mai, ha bisogno di supporto ed è questo lo scopo per cui bisogna impegnarsi.
L’emendamento governativo al Disegno di Legge di Stabilità, passato in Senato, prevede l’attesa riforma dell’Albo degli Autotrasportatori di cose per conto di terzi.

2) Come giudica tale riforma? Qual è la sua posizione circa la nuova composizione (nuovi requisiti di accesso per le associazioni di categoria) e le nuove funzioni assegnate al Comitato centrale dell’Albo? Ritiene utile trasferire la gestione degli elenchi dell’Albo dalle Province agli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti?

La riforma intrapresa porta importanti novità, ed è stata ripresa nel protocollo d’intesa di cui parlavamo prima. Le necessità sono quelle di garantire la giusta rappresentanza alle associazioni di categoria e una maggiore tutela per il corretto funzionamento della sua attività. Penso che al Senato si siano messe delle buone basi ed, anche alla luce delle parole del Sottosegretario Giralda, alla Camera riusciremo a chiudere il cerchio. Per quel che riguarda la gestione degli elenchi da parte degli uffici periferici del MIT credo sia inevitabile, oltreché ovvia, dato che la soppressione delle Provincie è un percorso ormai intrapreso è necessario, per contro, cominciare a ridistribuire in maniera ragionata le loro funzioni.
Il suddetto emendamento governativo, inserendo il comma 5 bis all’art. 17 del Disegno di Legge di Stabilità, rassicura gli autotrasportatori in tema di rimborsi accise sul gasolio. Sancisce, infatti, che per il 2014 gli stanziamenti per il rimborso delle accise sul gasolio per autotrazione degli autotrasportatori non subiscano alcuna riduzione, come invece originariamente prevedeva il DDL Stabilità. 

3) Quale opinione ha maturato al riguardo?

Sicuramente il settore non era in grado, in questo momento, di affrontare una decurtazione sui rimborsi. Per cui si è agito in maniera logica. Resta non affrontato il tema della DTE, tema diverso ma collegato nelle possibili conseguenze. Credo che per il DTE sia necessaria una azione forte nei confronti dell’Unione Europea atta a tutelare le aziende e i lavoratori del settore che in questo momento non possono reggere un aumento del costo dei carburanti che deriverebbe da una riduzione dei rimborsi. Spero che questo sia un primo passo verso quest’azione forte in quanto oggi il settore ha bisogno di sostegno.

 

Sen. MARCO FILIPPI (Partito Democratico), componente della 8a Commissione Lavori Pubblici:

1)  Qual è la sua opinione e la posizione del suo partito sulla riforma che il Ministero dei Trasporti intende portare avanti?

Favorevole in quanto già da tempo ne ho chiesto in aula del Senato la sua necessità assoluta. In più, si avverte la necessità di superare l’attuale stato di frammentazione e deregolamentazione che il settore dell’autotrasporto ha subìto a discapito degli autotrasportatori e più complessivamente del sistema logistico italiano.

2)  Quali modifiche ritiene che dovrebbero essere apportate alla composizione, alle competenze e all’organizzazione del Comitato centrale dell’Albo?

Una sua centralizzazione finalizzata ad una maggiore trasparenza e omogeneità in termini di requisiti effettivi, cancellando le numerose aziende fittizie ad oggi presenti: aziende formalmente registrate che non hanno nelle loro disponibilità né motrici  né personale dipendente.

3)  Come valuta il possibile trasferimento della gestione degli elenchi dell’Albo dalle Province agli uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti?

Favorevole purché unitamente a ciò vi sia un effettivo controllo e coordinamento anche di una struttura centrale del ministero sotto la direzione generale della motorizzazione stradale.

4)  Come giudica le considerazioni di alcune associazioni di categoria, che invocano l’abolizione in toto dell’Albo, in quanto inutile alla categoria?

Non condivido in quanto aumenterebbe l’attuale deregulation.

5)  Come giudica l’entità dei fondi pubblici destinati al settore per il 2014, al momento pari a 330 milioni di euro?

Congrua ma non selettiva.

6)  A suo avviso quali sono i capitoli di spesa che dovranno essere maggiormente incentivati?

Quelli riguardanti gli incentivi finalizzati alla formazione e soprattutto quelli finalizzati alle aggregazioni per la crescita dimensionale di impresa. 

7)  Qual è la sua posizione circa il recupero delle accise sul carburante, per il quale la Legge di Stabilità, allo stato attuale, prevede di ridurre gli stanziamenti? 

Generica disponibilità purché finalizzata ad obiettivi concreti di ristrutturazione del comparto.

8)  Altre sue considerazioni?

Occorrerebbe operare per una limitazione dei contratti di subvenzione che in questi anni hanno aumentato l’attività di intermediazione riducendo i margini di profitto per l’attività effettiva di trasporto.
Infine occorrerebbe prevedere nei contratti di trasporto la responsabilità in solido della committenza nell’esercizio del trasporto.
 

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