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Caro pedaggi: il punto della situazione tra il malcontento generale PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2014
13
Gennaio

L’ondata di malcontento derivante dai rincari autostradali non si placa; vi avevamo riassunto QUI le risposte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi, il quale affermava che l’aggiornamento delle tariffe rientra negli adempimenti contrattuali ai quale lo Stato è tenuto a provvedere. Il ministro ha inoltre sottolineato come i rincari siano stati del 3,9% contro il 4,9% richiesto dalle Società.

Camera deputatiProprio durante la question time tenutasi lo scorso 9 gennaio è intervenuta Deborah Bergamini, Vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, dichiarando che “Qualche settimana fa, l’Italia è stata attraversata da una protesta dirompente [..] e il governo cosa fa? Approva un rincaro del 3,9% delle tariffe autostradali, danneggiando sia gli autotrasportatori, che di quella protesta sono stati parte importante, sia i pendolari. Oggi [ndr: 9 gennaio 2013] il Ministro Lupi ci dice che l’esecutivo non ha potuto impedire gli aumenti, rinegoziando gli accordi con i concessionari della rete autostradale per rispetto dei contratti in essere, ma poi sostiene che presto lo farà. Non ci convince” concludendo che “i ricavi gravano sulle tasche dei cittadini, per di più in un Paese che già soffre un gravissimo ritardo infrastrutturale e che ha il costo del trasporto merci su strada più alto d’Europa. E’ inaccettabile”.

Proprio sulla rinegoziazione degli accordi con i concessionari della rete autostrade va detto che il Ministro Lupi ha convocato una riunione prevista per il 15 gennaio con l’Associazione delle imprese concessionarie (Aiscat) con all’ordine del giorno “lo studio di forme di abbonamento per autotrasportatori e pendolari".

Sempre in tema di rincari autostradali, in particolare nelle tratte del Nord-est, citiamo l’interrogazione del Consigliere Regionale del Veneto Diego Bottacin al Presidente della Regione Luca Zaia “Perché Zaia si sveglia a frittata fatta? I pedaggi sul Passante sono aumentati del 6.26%, quelli sul tratto Padova Est-Dolo-Mirano addirittura del 300%, passando da 0,80 centesimi a 2,80 Euro”, ricordando come il passante di Mestre si configura come “infrastruttura essenziale per garantire la mobilità quotidiana di migliaia di lavoratori e imprese all’interno dell’area metropolitana costituita dalle città di Padova, Treviso e Venezia”.

Il malcontento non si ferma al solo livello politico: gruppi di autotrasportatori, associazioni e sindacati si sono scagliati contro il caro pedaggio, minacciando blocchi selettivi e scioperi.

Si preannuncia dunque un Gennaio irrequieto per la viabilità sulle autostrade italiane.

© TN - TRASPORTONOTIZIE  Riproduzione riservata

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