Liguria: sconti in seguito al crollo della Galleria Bertè |
![]() |
![]() |
![]() |
Viabilità |
2020 02 Gennaio |
Il 2019 in Liguria si è concluso con l'ennesimo rischio per gli utenti della strada che questa volta hanno visto il crollo di parte del soffitto di una galleria sulla A26.
Al contrario, le conseguenze per la viabilità sono state pesanti: per gli automobilisti è stata imposta l'uscita obbligatoria di Masone, mentre i mezzi pesanti sono rimasti in coda. Immediata la reazione da parte del Governo che, con una conferenza urgente tra MIT e Aspi, ha affrontato i seguenti temi: distacco di parte del soffitto della galleria Bertè, accelerazione dei tempi di manutenzione, istituzione di un osservatorio MIT-Aspi sui controlli realizzati dalla società concessionaria, aiuto economico al Porto di Genova. Aspi ha riferito alla Ministra De Micheli che "la Galleria Bertè aveva recentemente superato positivamente e senza criticità le verifiche condotte dalla società di controllo Spea. Sono, pertanto, in corso analisi di approfondimento". Inoltre, Aspi ha comunicato che "per quanto riguarda i pedaggi, è stata attivata una riduzione del 50% della tariffa nella tratta Varazze-Pra, che si aggiunge alle altre esenzioni già in essere per la cerchia cittadina genovese e per i tratti tra Chiavari-Rapallo della A12 e Masone-Ovada della A26, finalizzati a favorire gli automobilisti che non possono utilizzare la viabilità locale, dove sono in corso lavori di messa in sicurezza idrogeologica." A tali misure, si aggiunge anche la riduzione del 50% del pedaggio per le percorrenze comprese tra Ovada (A26) e Albissola (A10) per i disagi che potrebbero verificarsi per i lavori di messa in sicurezza della galleria Bertè. Infine, come richiesto dal MIT, Aspi terminerà i controlli sulle gallerie di competenza entro due mesi, per i quali verrà anche utilizzato il georadar. © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata |