Effetto crollo Ponte Morandi |
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Cronaca |
2018 14 Dicembre |
L’analisi dei dati dei primi 10 mesi del 2018 mostra i primi effetti negativi conseguenti al crollo del Ponte Morandi.
Se, però, si guarda il dettaglio della movimentazione container suddiviso per mesi, la variazione del trimeste agosto-ottobre si attesta al -9%. Tuttavia, osservando i dati di altre categorie di merci, inclusi i traffici rotabili, il risultato registra un dato complessimo positivo con un +7,6% (Genova +4,5% e Savona +14,5%). In generale, il porto di Savona è riuscito a compensare il calo di traffico nei terminal di Genova. Nonostante gli effetti negativi dovuti all’interruzione dell’autostrada e al successivo nubrifagio che ha colpito le coste liguri causando danni alle infrastrutture portuali, la città e, in particolare, il Porto hanno reagito bene. Le azioni adottate per fronteggiare la crisi hanno dato i loro risultati: in poche settimane il traffico dei mezzi pesanti è stato deviato dal centro cittadino per contenere i disagi per la popolazione e i lavoratori, mentre la forza commeriale acquisita negli anni dai terminal portuali ha permesso di contenere la perdita del traffico. “L’importanza degli scali di Genova e Savona per l’intero sistema economico del nord ovest è stata ben rappresentata in questi ultimi mesi e posta a fondamento delle azioni a sostegno della portualità. Tuttavia, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 l’attenzione sarà massima sia per monitorare gli effetti degli eventi sulle previsioni di sviluppo degli operatori, sia per adottare tutte le misure necessarie a mantenere e consolidare il posizionamento strategico dei porti dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale.” Articolo tratto dal TN 6/2018 anno XX © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata |