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IRU contro il divieto francese di riposo sul camion PDF Stampa E-mail
Estero
2014
18
Luglio

La polemica sulla legge francese che vieta il riposo settimanale a bordo del camion non si placa.

IruDopo la tempestiva denuncia di Assotrasporti ed Azione nel Trasporto Italiano, uniche associazioni ad aver preso una posizione a riguardo in Italia, anche l'IRU (International Road Trasport Union) si è scagliata contro la nuova legge francese, ritenendola in contrapposizione alla direttiva comunitaria.

Infatti, si legge in un comunicato stampa, l'IRU ha chiesto alla Commissione europea e agli Stati membri chiarimenti circa le recenti misure protezionistiche nazionali in materia di legislazione sociale nel settore dei trasporti su strada, in particolare riguardanti multe sproporzionate sul mancato rispetto del divieto di riposo settimanale nelle cabine dei veicoli. Un chiaro riferimento alla legge francese, presa come modello da altri Stati come il Belgio.

Secondo l'IRU infatti si stanno creando ostacoli al mercato del trasporto stradale europeo, dopo che la Francia ha adottato la legge che impone ad una società un'ammenda di 30.000 euro e un anno di reclusione per i camionisti che prendono il riposo settimanale regolare nelle cabine. Successivamente, anche il Belgio ha modificato la sua legislazione, imponendo sanzioni ai conducenti fino a euro 1.800 per la stessa infrazione. 

Questi sviluppi coincidono con un numero crescente di segnalazioni inviate all'IRU di sanzioni ingiustificate, imposte ai veicoli non immatricolati nello Stato membro in cui avviene il controllo.

L'IRU vede questo come un'indicazione del fatto che gli Stati membri utilizzano sempre più tali restrizioni per proteggere i loro mercati nazionali - pratiche che vanno contro ogni principio del diritto dell'Unione.

Il delegato generale per l'Unione europea dell'organizzazione, Michael Nielsen, ha così commentato "Dato che la direttiva UE non è chiara circa l'orario di riposo settimanale nelle cabine dei veicoli e visto che quesat non ritiene che sia una violazione grave, tali sanzioni annunciate sono del tutto inaccettabili. Gli Stati membri devono avere una direttiva chiara e dovrebbero rispettare i principi non discriminatori attraverso sanzioni proporzionate rispetto alle infrazioni commesse".

Le sanzioni annunciate sono dunque definite come altamente sproporzionate; inoltre, l'IRU enuncia la sua preoccupazione circa l'assenza di una guida pratica per l'applicazione di queste nuove leggi, che rendono impossibile per gli autotrasportatori sapere che cosa è accettabile o meno. 

Inoltre, le implicazioni derivanti da queste disposizioni potrebbero influenzare non solo i trasportatori e conducenti dei veicoli stradali, ma metterebbero a rischio i miliardi di euro di merci trasportate dai camion ogni giorno.

"Queste nuove leggi sono state promulgate senza tener conto dei rischi per la sicurezza del commercio europeo. Inoltre, il fatto che gli esecutori stessi non ne conoscano l'effettiva applicazione, sta a significare che l'incertezza giuridica a livello europeo ha ancora una volta prevalso", ha concluso Nielsen.

(Fonte: Iru.org)

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