In questi primi mesi del 2024 la dicitura nel mondo dell’autotrasporto che sembrerebbe più echeggiare è work in progress.

Nel corso degli ultimi anni i problemi nel settore dell’autotrasporto sono stati una costante in forte crescita. Infrastrutture bisognose di un rinnovamento e la tematica dell’inquinamento sono spesso stati riconosciuti come due dei problemi più tangibili.

In questo inizio di 2024, seguendo la scia del 2023, tuttavia qualcosa si sta muovendo e la speranza di un miglioramento generale sembrerebbe farsi sempre più viva nel cuore dei milioni di autotrasportatori che ogni giorno devono fronteggiare numerose problematiche.

Se il discorso riguardante le emissioni di CO2 è legato maggiormente alla situazione ambientale e non riguarda direttamente gli autisti, nel senso che sono le case costruttrici che devono predisporre nuovi mezzi in rispetto della situazione attuale, la situazione infrastrutturale vede invece coinvolti in prima linea tantissimi autisti. Come già più volte esplicitato in articoli precedenti, numerosi condotti di viabilità sono chiusi per dei lavori di manutenzione e queste chiusure stanno creando dei forti rallentamenti al trasporto merci, causando un danno economico al Paese e difficoltà agli autisti. Tuttavia, se questa situazione è da considerarsi limitante per tutto il settore, da tenere d’occhio resta comunque il fatto che si stanno, nel più dei casi, effettuando lavori di rinnovamento delle infrastrutture (valichi, strade, ponti, ferrovie, ecc.) e quindi, quando tutto sarà completo, comunque ci dovrebbero essere numerosi risvolti positivi.

Anche nell’ambito della sostenibilità si stanno facendo passi in avanti, con l’Unione Europea in prima linea per provare a ridurre la piaga dell’inquinamento, sempre più diffusa nel mondo e in Italia con Milano che risulta essere tra le città più inquinate in tutto il globo.

Insomma, la dicitura che meglio descrive il momento attuale è sicuramente “work in progress”. Il momento è delicato, le difficoltà sono presenti e difficili da arginare; tuttavia, la speranza è quella che tutti i sacrifici che il settore dell’autotrasporto sta effettuando un giorno siano ripagati.

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